Quando si pensa ai Blink 182 come non pensare al divertentissimo video di All The Small Things”, dove la band già si mostra irriverente in un look punk ma non eccessivamente aggressivo scimmiottando i video e le movenze di pop-star come Backstreet Boys e Britney Spears.
L’avventura della band comincia nel 1991 quando i primi a mettere su la band sono Mark e Tom, i due partono alla ricerca di un batterista che diventerrà Scott Raynor, amico di Tom. I primi pezzi scritti e registrati con modesti mezzi sono per le più demo, prove fatte in garage e prime composizioni tra cui c’era anche Carousel che diventerà singolo di successo. La prima demo fu “Flyswatter” che conteneva un otto pezzi ma per la scarsa qualità fu diffusa per lo più tra amici e familiari, ma continuando su questa strada le loro demo li condussero ad un primo contratto discografico con la Grilled Cheese Records. E’ in questo periodo che in seguito a delle cause legali a causa del nome della band, alla parola Blink si aggiunge anche 182 per differenziarli da una band irlandese dallo stesso nome. Era il 1994 ed è in quell’anno che il primo album “Chesire Cat” esce: pur non riscuotendo un immediato successo, sarà ben accolto in Australia portando i Blink a firmare nel 1995 il contratto con la MCA Records e pubblicando l’album “Dude Ranch”, lavoro discografico che ripropone alcuni brani precedenti e che delinea lo stile dei Blink che entrano nell’olimpo delle band pop punk dell’epoca come Green Day e The Offspring.
Testi adolescenziali, irriverenza, spontaneità e libertà sono sicuramente alla base del lavoro musicale dei Blink come testimonia anche la loro produzione videografica, i cui protagonisti sono spesso ragazzi alle prese con le loro fidanzate, ragazzi ribelli o che si divertono a parodiare il mondo circondante. Non solo le tematiche li rendono tra i maggiori rappresentanti della nuova generazione punk degli anni 90′ ma anche il loro look: jeans e t-shirt, torso nudo, tatuaggi in bella vista e sorrisi goliardici.
Dude Ranch fu sicuramente un traguardo fondamentale per i Blink che vendettero 1,5 milioni di copie e raggiunsero la vetta dei singoli più venduti con Josie e Dammit. Nel 1998 evidente fu il successo di “Enema of State” che vedeva alla batteria Travis Barker dopo l’abbandono di Scott per problemi con l’alcool: in quell’anno raggiunsero il successo commerciale vendendo 15 milioni di copie e i loro video e singoli conquistarono il mainstream. What’s My Age Again, Adam’s Song e All The Small Things sono sicuramente i singoli più rappresentativi di questo album, ma anche Mutt che diventerà colonna sonora del film American Pie.
L’album successivo “Take off Your Pants and Jacket” vende 350 milioni di copie ed esce in tre versioni, ciascuna con diverse bonus track. Saranno estratti i singoli The Rock Show, First Date, Stay Together for the Kids ed Everytime I Look For You che entra a far parte di American Pie 2. Questo lavoro sostanzialmente è sulla scia di Enema of State per sonorità musicali e tematiche, mentre decisamente di svolta sarà l’omonimo “Blink 182″: tematiche più profonde, intense ed emozionali per singoli come ” I Miss You”, questo perchè la vita dei tre è cambiato, da adolescenti entrano nel mondo degli adulti alle prese con mogli, figli e famiglia.
Dopo l’uscita del Greatest Hits nel 2005 i tre componenti si prendono una pausa dalla band, ma portano avanti progetti paralleli in parte già intrapresi in precedenza. I tre infatti dopo anni di indecisione, vissuti anche con amarezza per la lontananza di ciascuno decidono nel 2009 di ritrovarsi, pubblicando nel 2011 l’album “Neighborhoods” e tornando ad esibirsi live insieme.
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